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Visualizzazione dei post da aprile, 2023

UNA BELLA NOVITA': TENEBRE E OSSA DI LEIGH BARDUGO.

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Dopo lungo tempo di peregrinazioni libresche, ho finalmente dirottato la mia attenzione di accanita lettrice verso un bel fantasy di cui molti (in particolare negli ultimi mesi), non fanno che chiacchierare, complice la sua trasposizione sui canali digitali. Sto parlando di Tenebre e Ossa edito da Mondadori, primo volume della fortunatissima avventura letteraria della statunitense di origini israeliane Leigh Bardugo, dal quale, come ho già anticipato, è stata ricavata una serie televisiva di enorme successo. Protagonista indiscussa del volume è la giovane Alina Starkov (nella serie impersonata da Jessie Mei Li), aspirante cartografa dell’esercito di Ravka, nazione zeppa di nemici che tentano di rovesciarne la debole monarchia e letteralmente spezzata in due dalla presenza della mostruosa Faglia d’Ombra, all’interno della quale dimorano creature spaventose che non fanno altro che mietere vittime su vittime. Alina ha perduto i genitori ed è cresciuta  nell’orfanotrofio gestito dal

LIBERAZIONE D'ITALIA: HA SENSO PARLARNE ANCORA OGGI?

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Qualcuno sistiene che la ricorrenza della liberazione d'Italia (odio definirla festa considerando la scia di sangue e dolore che si porta dietro), sia qualcosa di superfluo, di superato, di inutile. Personalmente, invece, ritengo sia imprescindibile per la storia di un popolo ricordare gli avvenimenti che nel bene e nel male ne hanno fondato l'identità. Soprattutto quando l'avvenimento in parola collimi con il significato stesso dell'esistenza umana: la libertà da ogni forma di sopraffazione e di autoritarismo. Tra chi sostiene che nella Costituzione italiana non sia espressamente richiamato il termine "antifascismo" e trascura che tutta la Carta Costituzionale sia essa stessa antifascista e chi si affanna ancora a ridurre il 25 aprile ad una chiassosa e colorata festa di piazza, la virtù come al solito sta nel mezzo: semplicemente ricordare per sempre per non dimenticare mai gli orrori dei conflitti (di tutti i conflitti del globo). Pertanto, buon 25 aprile d

BUON CAMMINO IN QUESTO MONDO, ENEA!

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Cosa è giusto fare? Cosa è sbagliato fare? Quali sono quegli eventi umani che possano essere qualificati in termini assoluti buoni o cattivi? In quasi quarant'anni di vita, credetemi, non credo di averlo bene inteso. Questa turbolenta e vivace esistenza è costellata da innumerevoli vicende, alcune delle quali possono essere ben comprese solo dagli attori protagonisti che, in quel momento, ne stanno attraversando con i propri piedi ed il proprio cuore luci abbaglianti e/o ombre scure. Solo chi vive situazioni drammatiche in prima persona ha il diritto di esprimere il proprio pensiero: non un famigliare, non un amico, soprattutto non un estraneo. Così è per una malattia, così è per l’elaborazione di un lutto, così è per chi subisce la tragedia della guerra, così è per la nascita (o la non-nascita). È noto come, talvolta, vengano a generarsi delle incomprensibili influenze astrali che guidano il cammino umano in una direzione ben precisa e spesso, immodificabile: protagonista

UN QUADRIFOGLIO, VERDE TRA LE SPINE: IL MIRABILE LAVORO DI ETTORE MARINO

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  Non nutro dubbio alcuno (né potrei nutrirne), sul fatto che Ettore Marino faccia parte delle schiere angeliche (non mi si accusi di blasfemia per l’ardito paragone!) delle penne calabresi più dotte che compongono il panorama culturale attuale. Tanto per la resilienza che dimostra nell’occuparsi di cultura in una terra sempre più ostile e sterile, tanto per la preziosità di contenuti e di forma delle sue opere. I suoi scritti sono dotati di un fascino e di una padronanza linguistica senza pari: sono al tempo stesso illuminati e sapientissimi, ma anche fruibili per una vasta cerchia di potenziali lettori. Le caratteristiche sopra esposte non mancano di impreziosire il volume che qui, con estrema umiltà, mi appresto a descrivere: Un Quadrifoglio, verde tra le spine, edito da Rubbettino. Si tratta di una coraggiosa trasposizione in italiano di alcuni passi di quattro importantissimi autori italo-albanesi (da qui la denominazione Quadrifoglio) : Gerolamo De Rada, Giuseppe Serembe, Fra

IL POLITICALLY CORRECT COLPISCE ANCORA: DOPO I LIBRI ADESSO E' L'ARTE A FARNE LE SPESE

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Ahimè, siamo alle solite. Questa mania del politically correct ha ormai travalicato i limiti della decenza e della razionalità umana. Dopo i capolavori letterari sono adesso quelli dell’arte (nella specie italiana) ad essere presi di mira. È dell’ultima decade di marzo la notizia che in un istituto scolastico della Florida (America), una docente sarebbe stata licenziata in tronco e costretta a lasciare il proprio amato incarico di tutta fretta. La sua colpa? L’aver mostrato agli allievi undicenni, durante una lezione di arte, un’immagine del magnifico David del maestro Michelangelo Buonarroti, opera conservata nella Galleria dell’Accademia di Firenze e vanto della tradizione scultorea nostrana. La visione del David, vera e propria meraviglia in marmo di oltre quattro metri, sarebbe risultata agli occhi di alcuni genitori benpensanti di natura “pornografica” poiché, implacabile, espone alla vista degli osservatori le nudità della suddetta opera. Di conseguenza, seguendo i rigi

BUONA PASQUA DAL CALAMAIO ERRANTE !!!

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 Il Calamaio errante augura a tutti voi ed ai vostri cari infiniti auguri per questa Pasqua! Siate sempre felici.  Non arrendetevi mai. Tenete accesa la fiaccola della speranza anche nelle notti più buie! Auguri! Ilina Sancineti 

QUANDO LA CALABRIA SCRIVE DI FANTASY: L'AQUILA DI LARKS, L'ULTIMO TESTO DI KATJA PISCIONERI

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Quando si entra in contatto con il mondo fantasy, di regola, sarebbe presumibile trovarsi di fronte agli usuali luoghi comuni spesso costituiti da esseri magici di ogni sorta, bacchette fatate e protagonisti al limite dell’inverosimile. Ebbene, state pur certi che nulla di tutto questo troverete nell’ultima fatica letteraria dell’autrice calabrese Katja Piscioneri. Il lavoro della cittanovese si articola in un bel volume distinto in tre parti: in ognuna di esse il lettore si immergerà in ambientazioni similmedievali che lo terranno letteralmente incollato alle pagine. L’Aquila di Larks si apre con le vicende di Giulia, una giovane erborista toscana che trascorre un’esistenza tranquilla (addirittura quasi monotona), divisa tra il proprio lavoro, l’amore ormai scemato per Daniele e i giorni lieti assieme a due coinquiline.  Tuttavia, mentre le giornate si susseguono apparentemente serene, durante le notti Giulia vive incubi frequenti, popolati da leoni ruggenti e fiamme zampillanti che