Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

SETA: LA FICTIO MAGISTRALIS DI ALESSANDRO BARICCO

Immagine
Quando una persona cara mi omaggia di un testo ciò mi rende particolarmente lieta. Soprattutto quando il gesto è compiuto affettuosamente con il preciso intento di arricchire il mio bagaglio culturale. È la prima volta che mi sono accostata ad Alessandro Baricco, autore italiano molto noto e ad un suo testo, a detta di alcuni, anche piuttosto ostico e “fastidioso”. Seta è un piacevole volume di un centinaio di pagine che ho letto tutto d’un fiato durante uno di quei fine settimana piovosi e freddi d’inverno. Sebbene la vicenda narrata appaia scontata e l’autore abbia inteso, probabilmente, realizzare un puro esercizio stilistico d’alto livello letterario, ne ho colto comunque delle sfumature che meritano di essere analizzate. Seta narra della storia di Hervé Joncour, un commerciante di bachi da seta di Lavilledieu, nella Francia di fine Ottocento. Si tratta di una vicenda “assai curiosa” che Baricco rende, talvolta, all’apparenza monotona, disseminando (aggiungerei ingegnosam

27 GENNAIO - GIORNATA DELLA MEMORIA: IMPOSSIBILE DIMENTICARE

Immagine
“Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere questa offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati al fondo.” Se questo è un uomo - Primo Levi Non avevo ancora compiuto dodici anni quando, nell’estate del millenovecentonovantacinque, qualcuno (non ricordo chi fosse, se mia madre oppure mia zia) mi regalò un libro dal contenuto preziosissimo: "il diario di Anna Frank" . In quel periodo beato, la mia vita era fatta di cornicette colorate ai margini dei quaderni di scuola, di regoli impilati di tutta fretta nell’apposito scatolo arancione dopo la lezione di matematica, di giochi all'aria aperta e di qualche bamboletta scialba.  Non avevo mai pensato che fuori da quel mondo ovattato, non molti anni addietro, si fosse consumata una tragedia di proporzioni inimmaginabili; che uomini avessero sterminato altri uomini sulla base di un’ideologia che, prima

LA CADUTA DELL'ULTIMO SUPERLATITANTE ITALIANO

Immagine
Il sedici gennaio scorso è accaduto un fatto epocale, balzato agli onori della cronaca di tutto il mondo e che merita di essere ascritto tra i successi più importanti dello Stato italiano e della Giustizia nella sua forma più solenne.  Dopo trent’anni di latitanza, finalmente, Matteo Messina Denaro, detto u siccu, uno dei più ricercati capimafia italiano, è stato assicurato alla giustizia, catturato mentre si trovava in una clinica di Palermo per sottoporsi a cure mediche. Innumerevoli sono gli omicidi a lui imputabili: quello del proprietario dell’albergo di Triscina, Nicola Consales, del capomafia di Alcamo, Vincenzo Milazzo e della sua compagna al terzo mese di gravidanza, Antonella Bonomo, del piccolo Giuseppe Di Matteo. Ma anche l’omicidio del giudice Paolo Borsellino, la strage di Capaci dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, i cinque agenti della scorta, la strage dei Georgofili a Firenze dove morirono cinque persone. E molte, molte al

PELE', SINIŠA, GIANLUCA: CIAO CAMPIONI!

Immagine
Appare triste pensare che in soli ventuno giorni, il mondo sportivo in generale (e non solo quello del calcio) abbia perso tre importanti personalità che, con il loro carisma e le loro diversissime caratteristiche tecniche, hanno contribuito a scrivere pagine indelebili del calcio mondiale: Edson Arantes do Nascimento (per tutti Pelè), Siniša Mihajlović e Gianluca Vialli. Il primo non ha necessità di presentazioni: con il record imbattuto di 1281 gol in 1363 partite (tra squadre d’appartenenza e nazionale) è considerato l’attaccante più prolifico della storia del calcio. Ha vinto praticamente tutto: competizioni nazionali, mondiale col Brasile, competizioni internazionali. Un uomo venuto dal nulla, cresciuto facendo i conti con la povertà e rimasto umilissimo nonostante fama e denaro. A mio modesto avviso, inarrivabile: il Dio del calcio senza molti giri di parole. La sua tecnica sopraffina ha ispirato tutti i suoi successori ed in tantissimi devono a lui la passione per il rettangolo