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Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

L'ADDIO COMMOSSO AL DOTTOR MAURIZIO COSTANZO: TELEVISIONE, RADIO E GIORNALI IN LUTTO

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Alle quindici di oggi si sono svolti presso la Chiesa degli Artisti in Roma i funerali del grandissimo Maurizio Costanzo, mancato improvvisamente all’affetto della sua famiglia e di un’Italia ancora incredula venerdì scorso all’età di 84 anni. Devo dire che la tristissima notizia della sua dipartita mi ha lasciata attonita: nell’immaginario popolare alcuni volti del mondo della televisione hanno assunto, nel corso degli anni, connotazioni imperiture. Come se si trattasse di persone il cui destino non sia accomunato a quello degli altri esseri umani e, di conseguenza, la morte sia per loro solo un onirico vagheggio.  I l Dottor Costanzo faceva sicuramente parte di questa schiera di presunti immortali. Famosissimo era il suo salotto, il Maurizio Costanzo Show,  che si teneva in tarda serata nel Teatro Parioli di Roma e   nel quale il Maestro, nel corso della sua lunga carriera, ha intervistato (e lanciato) attori e attrici, showgirls, comici, giornalisti, presentatori, ma anche canta

TURCHIA E SIRIA ACCOMUNATE DA UN TRAGICO DESTINO

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  Ancora oggi è incerto il bilancio delle vittime (oltre quarantasettemila allo stato)  causate dal devastante terremoto abbattutosi su Siria e Turchia nella notte tra il 5 e il 6 febbraio corsi. Sono immagini strazianti quelle che i mezzi di informazione ci restituiscono quotidianamente: cadaveri in attesa di degna sepoltura, sfollati disperati, intere famiglie smembrate, orfani che si aggirano storditi tra polvere e calcinacci. Due violentissime scosse di magnitudo rispettivamente di 7,8 e 7,5 sulla scala Richter hanno completamente raso al suolo intere cittadine e, in pochi terrificanti momenti, la Morte ha disteso le sue scheletriche falangi su una porzione di mondo già sfregiata da infiniti conflitti interni, situazioni al limite del degrado, povertà e fame. È bastato un unico ed impercettibile giro di lancetta affinché tutto quello che l’uomo resiliente si era impegnato a costruire con immensa fatica, nell’utopistica prospettiva di un avvenire migliore, venisse giù come se si

QUANDO IL POLITICALLY CORRECT DIVENTA UN’OPERAZIONE DI MARKETING: IL CASO PUFFIN BOOKS

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E’ di pochi giorni addietro la notizia che la famosa Casa Editrice Puffin Books, in accordo con gli eredi dello scrittore visionario Roald Dahl (La fabbrica di cioccolato, Matilde, La magica medicina) ha avviato un’enorme opera di “lifting narrativo” ai propri testi con l’intenzione di eliminare alcuni termini che offenderebbero talune categorie di persone. Leggendo l’articolo incriminato, credetemi, non so se darmi al riso leggero o alle lacrime amare. Dal mio punto di vista ritengo questa decisione a dir poco assurda e ciò per almeno due ordini di ragioni. La prima: ogni libro è figlio del suo tempo e, come tale, rispecchia il pensiero di un determinato periodo storico e di uno specifico macrocosmo culturale. In altre parole, cristallizza il modo di essere e di esprimersi della società di un momento specifico. Pensateci: come apparirebbe una “nuova” (ed a mio avviso blasfema) riscrittura dei Promessi Sposi se privati delle figure di Don Rodrigo (signorotto facinoroso, violento

FESTIVAL DI SANREMO 2023: GIU' IL SIPARIO

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Nella notte appena trascorsa, la kermesse musicale italiana più chiacchierata (da alcuni detestata) dell'anno ha chiuso trionfalmente i battenti con un arrivederci festoso al 2024.  Si è trattato, senza dubbio, di un Festival di Sanremo denso di emozioni contrastanti che ha premiato, quasi si fosse trattato di un plebiscito (primo dall'inizio alla fine), il laziale Marco Mengoni con l'intenso brano Due vite .  Secondo classificato l’emergente Lazza e terzo il biondissimo Mr Rain. A mio avviso, la prima serata è stata quella che ha lasciato maggiormente il segno grazie, soprattutto, al monologo superbo di Roberto Benigni sulla Costituzione italiana al cospetto per la prima volta nella storia del Festival del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, apparso visibilmente commosso al momento della citazione di suo padre tra i fondatori della nostra Carta Costituzionale. Ho avuto modo di apprezzare moltissimo l'intervento sulla mancata maternità di Chiara Francini,

UNIVERSITA' E DISAGIO GIOVANILE:UN'ALTRA VITTIMA DELL'INDIFFERENZA SOCIALE

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  “Quando ti laurei?”;  “Quando hai l’esame?”;  “Quando sarà il prossimo?” Sono tre domande che a distanza ormai di anni dalla fine del mio percorso di studi,  ogni tanto riaffiorano nella mia mente, tormentandomi. Qualcuno, malvagiamente sostiene: “chi non ha figli, non può capire”. Io, consapevolmente specifico: “chi non ha frequentato l’università, non può capire”. Chi non ha vissuto le notti insonni sui libri di testo, le tensioni pre-esami, le lacrime versate su concetti incomprensibili, i sacrifici spesi a preparare il terreno per il proprio futuro no, non può capire. Cosa si prova, come ci si sente. Soprattutto quando tutto ciò che si è fatto non si traduce in un successo. E’ di pochi giorni fa la notizia del suicidio di una giovanissima studentessa consumatosi nei bagni della IULM di Milano. Una infausta tragedia che ha lasciato sgomenti tutti coloro che l’amavano e tutti coloro che abbiano un minimo di sensibilità per temi delicati come questi. Discutere delle caus