LA MONACA DI MONZA SECONDO LA NUOVA VISIONE DI MATTEO STRUKUL.
Il mistero del genere femmineo è fitto e talvolta estremamente diabolico. Ne esiste poi una piccola porzione che con mitiche gesta ha contribuito a scrivere pagine di storiografia destinate a permanere imperiture nel bene o nel male. Marianna de Leyva, feudataria di Monza, figlia del conte Martin de Leyva y de La Cueva – Cabrera, decisamente più nota con il nome di monaca di Monza, ha sicuramente rivestito un ruolo di primo piano in una breve parentesi storica del panorama italiano seicentesco. Matteo Strukul con il suo romanzo, Marianna. Io sono la monaca di Monza , edito da NordSud di Salani restituisce ai lettori l’immagine di una giovane donna ribelle, votata a Dio per volere del nobile casato ma dal carattere determinato, dirompente, a tratti persino folle. Il volume si articola in cinque diversi momenti (parti che dir si voglia): inquietudine, depravazione, malvagità, condanna e infine epilogo. In ognuno di essi, l’autore traccia il profilo psicologico di Marianna, dalla su