DIMENTICATA. I SEGRETI DI UNA OSCURA SCOMPARSA DI SARA DE BARTOLO: QUANDO IL TERMINE "SCOMPARIRE" ASSUME TUTTO UN ALTRO SENSO.
«Ci sono due posti al mondo dove gli uomini possono
scomparire con più facilità. La città di Londra e i mari del sud» sosteneva Herman
Melville. Se i lettori me lo consentono, aggiungerei anche la Maremma Toscana.
Dimenticata. I segreti di una oscura scomparsa edito da
Expressiva con prefazione di Federica Sciarelli e introduzione di Ettore Bassi è l'ultimo lavoro dell’autrice calabrese Sara De Bartolo che ho
avuto l’occasione di conoscere personalmente (e con grande piacere) durante una delle molteplici presentazioni del suo
volume e della quale ho apprezzato verve e intuizione letteraria sin da subito.
Il romanzo prende le mosse da un occasionale ritrovamento ad
opera del giornalista e scrittore Gabriele Nubbio che, tra vecchie scartoffie
contenute nello studio di suo zio Giorgio, rinviene un dossier relativo alla
scomparsa di una bambina, Virginia Campiraso, avvenuta nel lontano 1923 nei pressi del lago Dorotea. Il mistero si infittisce quando Gabriele scova anche una missiva accorata e personalissima a firma di Olga Ranucci, madre della piccola, indirizzata proprio al compianto zio.
Incuriosito dalle circostanze e dall’improbabile (e fino a quel momento ignorata) relazione
esistita tra suo zio e la signora Olga, Nubbio decide di andare a fondo della
questione e di svelarne i retroscena. Durante l’affannosa ricerca che lo porta
persino a Brest, una cittadina della Francia, grazie a svariate combinazioni,
ha modo di rintracciare la Ranucci, ormai al crepuscolo dei suoi anni e
conosce sua nuora Justine, donna matura, colta e dai modi estremamente garbati.
Da questo momento, la vicenda assume una piega del tutto
inaspettata: anzitutto, l'autrice compie una vera e propria sostituzione della voce narrante che da Gabriele
Nubbio trasla su Justine la quale diviene l’assoluta e indiscussa protagonista
dell’intero scritto.
Attraverso l’indagine che da Brest si snoderà nella lussureggiante Maremma
Toscana, passando da ombrosi e silenti monasteri, lussuose abitazioni e arrivando persino allo Stato Vaticano, Justine attraverso l’aiuto dell’ormai
inseparabile amico e confidente Gabriele e di tutta una miriade di personaggi che si
avvicenderanno nel corso della narrazione, avrà modo di scoprire ogni dettaglio circa
le incredibili origini di sua madre e,
di conseguenza, conoscerà anche la sua storia personale. Una vera e propria odissea completamente fondata
su orribili menzogne pronunciate da presunti familiari (il conte Alessandro S.H. Rinniti ne è sicuramente l'emblema), falsità documentali, assurdi scambi di persona, scandalosi
sotterfugi. Ogni piccolo brandello del passato verrà ricostruito con dovizia di
particolari soltanto grazie alla determinazione di Justine ed al suo immenso
desiderio di scoprire la verità su una dolorosissima vicenda durata oltre mezzo
secolo e che si accinge a tormentare anche il suo presente.
Quel che colpisce di questo testo è la straordinaria vivacità inventiva della De Bartolo che, quasi ad imitare i rocamboleschi e brillanti giochi narrativi di Gleen Cooper in alcune sue opere (Il segno della croce - 2016; I figli di Dio - 2018; La quarta profezia - 2022) tratteggia avvenimenti che tutto possono definirsi fuorché “normali”. Anzi, sarebbe idoneo qualificarli ai limiti dell’immaginifico fantastico per lo straordinario collegamento di eventi connessi alle figure di Justine e di Virginia.
In verità, Dimenticata. I segreti di una oscura scomparsa non è il giallo (o saggio, o thriller psicologico) che ci si aspetterebbe da una prima analisi del titolo, ma è decisamente di più: una singolare e ben architettata costruzione irreale di fatti, situazioni e personaggi. Ritengo sia proprio quest’aspetto quello maggiormente in grado di incantare i lettori inducendoli a scorrere freneticamente le pagine alla ricerca della verità del caso. Anche il finale è da considerarsi a dir poco sbalorditivo.
Uniche note dolenti, a mio avviso: mutare l’io narrante
durante il corso dell’esposizione è un espediente estremamente rischioso se non
ben delineato e, probabilmente, nel caso di Dimenticata. I segreti di una
oscura scomparsa, avrebbe dovuto essere meglio strutturato, in quanto tende a
ingenerare evidente confusione nei lettori poco avveduti. Secondo punto:
considerando la buona qualità del volume, sarebbe stato opportuno procedere ad una
ricerca più accurata dei sinonimi, al fine di evitare ridondanti ripetizioni
che rendono il linguaggio eccessivamente minimale, forse semplicistico.
Nel suo complesso, Dimenticata. I segreti di una oscura scomparsa presenta una prosa leggera, diretta, scorrevole. I pensieri dei personaggi sono talvolta profondi e drammatici. Insomma, si tratta di un testo di cui si consiglia caldamente la lettura.
Ilina Sancineti
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