LA MASCHERA DELL' ANIMA DI KATJA PISCIONERI: UN ROMANZO TRAVOLGENTE.

 

Sigmund Freud sosteneva:«Non siamo mai così indifesi verso la sofferenza, come nel momento in cui amiamo». Se si volesse utilizzare un binomio espressivo per descrivere il corposo romanzo La Maschera dell’Anima, dell’autrice calabrese Katja Piscioneri, probabilmente potrebbe trattarsi della dicotomia amore/sofferenza. Una sofferenza costellata di atrocità, di pene, di rinunce, di terribili segreti; un amore profondo fatto di passione, di sacrificio, di malinconia, di speranza. Ma accanto a questi due sentimenti, vero motore propulsivo del lavoro che risulta articolato in cinque parti, è la vendetta. 

La vicenda, ambientata nell’Inghilterra della fine del Settecento, ha inizio nel marzo 1753 nella città di Liverpool: ad aprire le primissime righe del testo sono i foschi pensieri del giovane Axel, rampollo dei duchi Howard. Il ragazzo, rientrato in patria dopo la scomparsa dell’amata sorella, Elisabeth, è alla disperata ricerca dell’uomo che l’ha dapprima irretita e poi indotta al suicidio: il ricco mercante, Sebastian Wood. Accecato dall’odio e dal senso di colpa, assieme all’amico fidato Michael, Axel comincia ad architettare un piano diabolico per riscattare il suo nome e l’onore di sua sorella ripromettendo a se stesso che niente e nessuno riuscirà a osteggiarlo.

Due anni più tardi, nel sontuoso palazzo dei duchi di Carlisle, Axel, pronto a tessere gli intrighi della sua tela, s’imbatte nella bellissima e giovanissima Gloria Warrington promessa sposa proprio del suo più acerrimo nemico. Senza neppure rendersene conto, il ragazzo incomincia a sentir crescere nel profondo dell’animo un sentimento  dirompente a lui del tutto sconosciuto.

 

E. Tofano: Il ventaglio




«Era bellissima, si era sorpreso a pensare, ed era stata così assorta da non essersi accorta di lui. L’aveva osservata sfiorarsi le labbra con le dita e, inspiegabilmente, Axel aveva provato l’impulso irresistibile di cancellare il sapore di Wood, a suon di baci, da quella bocca invitante».

 



Gloria è una nobile dell’alta società inglese e il suo patrimonio, nonché il titolo di suo fratello minore, fanno indubbiamente gola a molti: soprattutto a Sebastian Wood il cui unico scopo è quello di riuscire a imporsi nella nobiltà ed elevarsi nella scala sociale. La giovane Warrington ne è consapevole, ma il matrimonio, seppure combinato, potrebbe rivelarsi vantaggioso per entrambi. Tuttavia, l’incontro inaspettato e casuale con l’affascinante Axel la turba: la spavalderia di quello sconosciuto, così risoluto e impertinente, sbaraglia completamente le sue difese. Già al primo sguardo, tra i due si sviluppa immediatamente una chimica difficile da controllare: Gloria non fa altro che pensare al loro incontro e, dal canto suo, Axel si tormenta con enormi titubanze. Quell'ingenua ragazza piena di vita e di sogni sull’avvenire rappresenta un ostacolo imprevisto alla realizzazione del suo proposito di riscatto.

Per evitare che la rovina di Wood debba passare attraverso di lei, egli tenta di metterla in guardia dapprima con timidi accenni, poi con missive dense di parole dolci e di suppliche accorate. Infine, scontrandosi con la ritrosia della giovane, si convince a passare alle vie di fatto: il giorno fissato per le nozze, infatti, la Warrington viene rapita in maniera rocambolesca davanti alla chiesa proprio sotto gli occhi increduli di Wood. Artefice di tutto è Axel che conduce Gloria dapprima in un lungo viaggio in carrozza e poi sulla propria nave, la King, dove le svela tutte le malefatte dell’uomo che stava per sposare il quale non è altro che un lurido farabutto. Gloria è incredula: tutti i suoi sogni infranti, il suo desiderio di un matrimonio appagante fatto d’amore è distrutto. In preda alla disperazione e ammaliata dalle provocazioni e dal fascino incredibile di Axel, finisce per concedersi a lui in una tormentata notte di passione.

La seconda parte del testo ha inizio sette anni più tardi rispetto agli ultimi eventi narrati: grazie all’appoggio della famiglia Howard, Gloria ha incominciato una nuova vita nel Lancashire. Supportata anche economicamente dal fratello maggiore di Axel e dalla zia Lenora,  è riuscita a ricostruire un brandello di serenità nonostante il mondo le sia crollato addosso. A causa dello scandalo suscitato dal mancato matrimonio, infatti, la giovane ha perduto ogni cosa ed è sulla bocca di tutti. Inoltre, da alcune tremende informazioni, viene a sapere della prematura morte di Axel: il giovane è rimasto vittima di un incidente in una miniera di sua proprietà, in India. All’inizio, la notizia la devasta ma, a rendere meno amara quella perdita, c’è l’amore che prova per i suoi due figli, Evan e Dylan, frutto proprio dell'unica e sola notte d’amore con Axel.

Nel frattempo, uno sconosciuto con una strana maschera sul volto si presenta nella tenuta di Michael con il nome di Ian Morgan. L'uomo gli narra gli ultimi istanti della vita di Axel asserendo di essere un suo caro amico e che, per riparare a tutti gli incalcolabili danni da lui cagionati, è interessato a sposare Gloria e a renderla felice. Convinto Michael, con un espediente, Ian Morgan è invitato ad accedere alla tenuta di Penrose in Lancashire dove la Warrington si trova. Tuttavia, prima i cani Castore e Polluce e poi zia Lenora, riescono a smascherare subito l’inganno: Ian Morgan non è altro che il redivivo Axel Howard. L’anziana donna profondamente toccata dal racconto del nipote e dal suo sentito desiderio di riparare al maltolto, decide di mantenere segreta la sua vera identità fino a quando le contingenze non saranno migliori. L’incontro tra i due protagonisti del romanzo è carico di sentimento, di soggezione, di innata curiosità: Gloria è una donna diversa, una madre amorevole, sufficientemente ricca, con un velo di malinconia che le aleggia sul volto. Eppure, nei suoi occhi Ian/Axel non tarda a riconoscere quella scintilla combattiva che tanto lo aveva ammaliato in passato.

 


«Dopo un attimo di smarrimento, si alzò ringraziando il Cielo di aver la maschera che copriva tutte le emozioni che sicuramente stavano facendo a pugni sul suo viso per avere il predominio. La fissò, incapace di distogliere lo sguardo dal suo viso, e lentamente le si avvicinò per presentarsi pregando che non avesse lo stesso intuito della zia».


A Penrose, si apre per tutti un periodo leggero e spensierato che, tuttavia, è destinato a durare ben poco: dopo qualche settimana, infatti, Gloria riceve una missiva dalla quale viene a sapere che suo fratello Andrew è tenuto in ostaggio da alcuni malviventi. Per il suo rilascio è richiesto il versamento di un’ingente somma di denaro che, tra l’altro, lei non possiede. Ancora una volta, il destino la mette a dura prova, ma Ian Morgan si offre non solo di rintracciare Andrew e di accompagnarla nel lungo viaggio per scoprire cosa ne è stato di lui, ma addirittura di aiutarla con i propri averi. Mosse le giuste pedine, poste le corrette domande in luoghi improponibili e contattato le persone meno rispettabili, Ian/Axel scopre l’amarissima verità: Andrew non è stato affatto rapito. A scrivere la missiva è stato egli stesso in combutta con William Howard (fratello minore di Axel) al fine di raggirare la povera Gloria. L’amarezza si impossessa di Ian/Axel che, intercettato il Warrington in una taverna di terz’ordine, lo sfida in una partita di poker nella quale riesce a vincere tutte le proprietà di quest'ultimo e lo disonora davanti a tutti. Messi davanti a fatto compiuto, entrambi gli scellerati, William e Andrew, non possono fare altro che ammettere le proprie colpe: mentre la vergogna si palesa sulle guance del primo «il quale aveva l’espressione di uno che avrebbe preferito che la terra si aprisse per ingoiarlo», l’atteggiamento di Andrew rimane sprezzante e offensivo. Allontanato con la forza dalla furia di Ian/Axel, il ragazzo giura di vendicarsi di entrambi per l’affronto subito e per essere stato privato di tutti i suoi beni con l’inganno.

 La terza parte del romanzo si svolge quasi per intero a Crosswind Hall, la tenuta di campagna di Ian/Axel. È una fase gioiosa della sua vita e di quella di Gloria cosparsa di dolcezza, di familiarità, d’amore. Il loro legame diventa sempre più saldo fino a quando Ian/Axel decide di proporsi a lei come futuro marito incominciando a corteggiarla in maniera garbata, ma sempre più insistente. La giovane non sembra curarsi affatto della probabile deformità celata dalla maschera che egli porta sul volto, tutt'altro: Ian Morgan è un uomo gentile, premuroso, attento verso i bambini che lo adorano. Così, le difese del cuore di Gloria incominciano a farsi sempre più labili.


 «Egli progrediva rapidamente nella sua opera di seduzione spingendosi audacemente alla ricerca di qualcosa di più di un bacio appassionato o un’audace carezza, tuttavia, senza portare a compimento quel gioco che li deliziava e sfiniva entrambi».

Tale gioiosa parentesi, o per utilizzare le parole della stessa autrice, quella “piacevole digressione dall’esistenza reale”, incomincia a minare lo spirito di Ian/Axel: l’uomo è consapevole dalla menzogna che egli stesso ha inscenato e il rimorso mescolato ai ricordi del passato inizia a tormentarlo. A complicare la situazione, si aggiunge un’altra lettera proveniente, questa volta, dal suo amico Michael che lo mette a conoscenza di una notizia orribile: Sebastian Wood, precedentemente arrestato, è stato rimesso in libertà. Nel cuore di Ian/Axel si risveglia la sete di vendetta che tanto lo aveva animato fino a portarlo alla distruzione. Egli è perfettamente conscio di non poter nuovamente gettare alle ortiche la propria vita: deve a Gloria, ai suoi figli e alla sua famiglia una spiegazione per ciò che è avvenuto. Così, decide di partire per Londra, ma una notte, dopo un'atroce crisi che suscita la compassione della sua amata, le apre il suo cuore lasciandosi andare alla passione. A seguito dell’accaduto, Ian/Axel decide di confessare la verità alla donna: prima, però, dovrà recarsi a Londra per riappropriarsi legalmente della propria identità, del suo titolo ducale e di tutti i suoi possedimenti grazie anche all’aiuto del suo fedele Michael.

Nel frattempo, non può sapere che le strade di Andrew Warrington e Sebastian Wood si sono appena incrociate e che entrambi, in combutta tra di loro, tramano alle spalle di tutti per ottenere la propria personale vendetta. Il primo a muovere le pedine sullo scacchiere degli intrighi è Andrew che si reca a Crosswind e inizia ad instillare in sua sorella il dubbio che Ian Morgan non sia chi dica di essere. Così Gloria, afflitta dai dubbi, entra furtivamente negli appartamenti privati di Ian/Axel e vi scopre un bellissimo dipinto che la ritrae datato 1557 e firmato AH e
altri due dedicati ai suoi figli, Evan e Dylan. L’inganno è svelato nella peggiore delle maniere.


T. Beach: Ritratto dei bambini
di Carlos Blair.

«Axel non poteva aver dipinto quei quadri, poteva averlo fatto solo Ian. Come un fulmine si presentarono alla sua mente immagini, gesti, frasi di Ian che non avevano una spiegazione. La realtà le si dipanò davanti come se avesse trovato capo a un’ingarbugliatissima matassa…».

Il quarto momento del testo è forse quello più malinconico, triste, amaro, colmo di rimpianto. I due protagonisti si fronteggiano in accese discussioni sulle motivazioni della verità celata intervallate da lunghi momenti di silenzio e isolamento. Axel è sopraffatto dagli eventi: ogni cosa sulla quale allunga le mani sembra trasformarsi in cenere ad ogni tocco delle proprie dita e non riesce a perdonarsi tutto il male che ha inflitto all’unica donna che ha sempre amato. Gloria è furiosa per ciò che ha scoperto: Axel l’ha tradita ancora una volta e nel modo peggiore che potesse esistere, servendosi anche dell’affetto dei suoi bambini per raggiungere il suo cuore. Ferita nuovamente e intenzionata a tagliare una volta per tutte i ponti con la famiglia Howard, si risolve a chiedere aiuto a suo fratello Andrew, il quale accetta senza riserve, congiurando segretamente alle sue spalle.

Il volume si chiude con pagine intrise di sangue e vendetta nelle quali l’autrice esprime tutte le proprie straordinarie doti narrative: dopo aver accolto con favore l’aiuto di Andrew, Gloria viene a conoscenza del suo incredibile tradimento e, assieme a Dylan ed Evan, è consegnata nelle mani dello spregevole Wood. Mentre si trovano sulla carrozza che li sta conducendo a Londra, l'uomo, sentendosi braccato dalla furia di Axel, costringe Andrew e sua sorella ad abbandonare i due gemellini sulla strada in mezzo alla neve. Struggente è la descrizione di quell’orribile momento: 


«I bambini lo ascoltarono ma non associarono il nome di Ian a Morgan, ed erano impauriti per comprendere altro se non che stavano portando via la loro mamma. I loro visi erano rigati da lacrime, che da ore scorrevano incessanti, e la stanchezza li avrebbe presto stremati. Se si fossero addormentati, prima che qualcuno li vedesse, sarebbero morti assiderati».

Giunta nella capitale londinese, sola e disperata per la perdita dei propri figli, Gloria viene trascinata in un bordello gestito dal suo sequestratore dove viene ripetutamente violentata e seviziata senza alcuna pietà. Soltanto l’intervento di Axel e dei suoi fratelli (cui ha deciso di chiedere manforte e di rendere perdono per tutti gli anni di assenza), consentirà di salvare i gemelli dalla fine e la stessa Gloria, la quale, nell’unico istante di lucidità, accecata dall’odio, impugnerà una pistola e ucciderà Sebastian Wood. Saranno necessari molti mesi, prima che la Warrington si riprenda dal trauma fisico e psicologico che ha vissuto. Mesi nei quali Axel le sarà sempre accanto come una presenza discreta e silenziosa. Infine, l’amore tra i due rinascerà più forte di prima e, finalmente, ogni cosa troverà la propria composizione.

Il volume della Piscioneri si presenta come una lettura avvincente, per nulla scontata e mai noiosa. La lussureggiante e talvolta gelida ricostruzione anglosassone, romantica e vagamente gotica, rimanda a classici del calibro di Cime Tempestose, Jane Eyre, Piccole donne. La scrittura è piana, priva di evidenti stonature, dai momenti talvolta ricchi di suspense. I dialoghi sono ben congeniati e gradevolmente incastonati nel narrato.

La Maschera dell’Anima è un testo nel quale immergersi e dal quale ricavare un insegnamento simile a quello che si potrebbe estrapolare da un passo del capolavoro di Alexandre Dumas, Il Conte di Montecristo

«Così la maggior parte delle cattive azioni degli uomini sono andate loro incontro mascherate dalle sembianze della necessità; quindi, commessa la cattiva azione in un momento di esaltazione, di timore e di delirio, si comprende che si sarebbe potuto passarle vicino evitandola. Il mezzo giusto e che non si è visto, ciechi come si era, si presenta ai nostri occhi facile e semplice; e diciamo a noi stessi: “Come mai non ho fatto questo invece di fare quest’altro?».

Ilina Sancineti

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