L'ENIGMA DEL DUCA DI CLARISSA MAGRO: UN VIAGGIO TRA I VAMPIRI NELL'INGHILTERRA DELL'OTTOCENTO.

 

Nel suo capolavoro imperituro, Dracula, l’irlandese Bram Stoker scriveva: «Esistono creature particolari, chiamate vampiri. Qualcuno di noi ha prove della loro esistenza. Nonostante noi non abbiamo assoluta certezza riguardo alla nostra triste esperienza, gli insegnamenti e le testimonianze del passato sono prova sufficiente per persone con occhi ben aperti».

Quest’oggi, partendo dalla citazione proposta, vorrei sottoporvi il lavoro dell'autrice emergente Clarissa Magro, L’enigma del duca, romanzo fantasy dalle sfumature gotiche ottocentesche.

La narrazione si consuma in una surreale Inghilterra del 1810 e ruota attorno alle figure della giovane viscontessa Alice Chant e dell’enigmatico Morgan James, duca di Blackmore.

Alice, piena di vita e di audacia, è una giovinetta di bell’aspetto che attende con trepidazione che si compia il destino comune a tutte le ragazze della sua età: andare in sposa ad un nobile rispettabile.

Quando, ad una festa, il suo cammino incrocia quello del duca di Blackmore, fintamente interessato a intrattenere rapporti d'affari con suo padre, Alice incomincia ad essere turbata da strani sogni durante i quali si ritrova catapultata in un’altra epoca e sente pronunciare insistentemente il nome di Rebecca.

La ragazza è confusa: più trascorre del tempo in compagnia del duca e più gli incubi si fanno consistenti e minacciosi. Il nome di Rebecca la tormenta: senza preavviso si inserisce nei suoi pensieri, le trafigge il cuore e la riempie di incertezze sull'avvenire.

Nonostante ciò, stare lontano da Morgan James si rivela del tutto impossibile: egli è un uomo terribilmente attraente con il quale Alice avverte di possedere un legame inspiegabile. Dal suo sguardo magnetico, la fanciulla percepisce chiaramente che la propria attrazione verso di lui è prepotentemente ricambiata.


«La guardo durante l’intera cena, e lei guarda me cercando di non darlo a vedere. È così giovane e umana, innocente eppure attirata dalla tenebre che mi gravano sulle spalle. Se potessi, le direi di correre via senza voltarsi indietro, ma Alice rimane l’ultima possibilità di riavere Rebecca».

Non a caso, spinto dai suggerimenti dell’amico di una vita, il marchese Benjamin Fitzwilliam, il duca si risolve a chiedere la mano della bella Alice.

Sembrerebbe il matrimonio perfetto se non fosse per l’inganno sotteso allo stesso: Morgan James ed il suo fedele compagno, infatti, non solo altro che delle terribili creature immortali e Alice è soltanto un inutile tassello volto al conseguimento di uno scopo superiore.

Struggente è la vicenda esistenziale del duca che viene narrata con esattezza di particolari da parte dell’autrice: il 31 dicembre 1493, Morgan James ha assistito all’uccisione dell’amata moglie, Rebecca, e, da quella terribile notte, vaga sulla terra con le fattezze eterne di vampiro alla disperata ricerca di un mezzo che possa riportare in vita il suo compianto amore.

Proprio Alice sembrerebbe essere la prescelta per compiere il necessario rituale demoniaco, ma le titubanze di Morgan James incominciano a farsi insistenti poiché ciò che sente per quell'innocente fanciulla assume sempre più i connotati di un amore che temeva di non poter più provare per nessun'altra donna.


«Si porta le mani sul viso mentre la sua illusione di essersi innamorata di un uomo meritevole si infrange davanti al mostro che sono».

Sarà il malefico intervento della strega Harriet Gillingham e quello di Simon Livingstone, cugino di Alice, a rompere definitivamente l’idillio amoroso che si è consumato tra ciò che è vita e ciò che è morte. Infatti, mentre la prima tenterà il tutto per tutto per perfezionare il rituale che le permetterebbe di ottenere una potente pietra capace di amplificare i suoi poteri a dismisura; il secondo, si impegnerà per porre fine sia all’esistenza dannata del marchese Fitzwilliam che più volte ha attentato alla vita di sua moglie e, alla fine, ne ha rapito il cuore e sia a quella del duca di Blackmore che con l’inganno ha carpito l’innocenza di Alice.

Tra enigmi difficili da risolvere, tremende verità svelate, pugnali magici, antiche maledizioni e caccia ai vampiri, l’appassionata storia d’amore tra il duca di Blackmore e la viscontessa Chant avrà un epilogo del tutto inaspettato.

L'enigma del duca si presenta scorrevole, seppure con qualche imprecisione stilistica. La scrittura è semplice, gradevole e ricca di sfumature sentimentali.

Interessante è la doppia narrazione proposta dall’autrice: da una parte quella gioviale, intrisa del dubbio dell’incoscienza adolescenziale di Alice; dall’altra, quella tetra e malinconica costruita con le memorie umane del dolorosissimo passato del duca di Blackmore.

Tutto sommato, si tratta di un volume piacevole di cui consiglio la lettura.

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Ilina Sancineti

 

 

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