Babbo Natale esiste oppure no?
Apparentemente sembrerebbe una domanda sciocca, soprattutto
se posta da una donna di quasi quarant’anni e con un vissuto alle spalle non del tutto idilliaco.
Se gli adulti sono ormai assuefatti a quel latente senso di
angoscia legato alla miriade di preoccupazioni che, ogni giorno, ci ingabbiano in
rigide strutture sociali dalle quali è pressoché impossibile venire fuori
(senza prima provocare uno tsunami di ripercussioni negative) i più piccini
guardano a questo periodo con occhi colmi di dolce meraviglia. Le luci, i doni,
il calore famigliare, la magia della sera della Vigilia di Natale riempiono i
loro cuori di una gioia che nessun altro periodo dell’anno è in grado di
evocare.
Qualche mattina fa mi sono imbattuta in un delizioso articolo on
line segnalatomi da un caro amico che riportava una domanda rivolta da una bambina di 8 anni, addirittura (pensate un pò!), al
New York Sun del 1897.
Cito testualmente: «
Caro direttore, ho otto anni.
Alcuni dei miei amici dicono che Babbo Natale non esiste. Mio papà mi ha detto:
“Se lo vedi scritto sul Sun, sarà vero”. La prego di dirmi la verità: esiste
Babbo Natale?»
Risparmio a lor signori la meravigliosa risposta che è
apparsa sulla testata giornalistica, ma che invito caldamente a leggere al
seguente link:
https://www.rds.it/scopri/magazine/viralnews/babbo-natale-esiste-una-bimba-lha-chiesto-ad-un-giornale-ed-ecco-la-stupenda-risposta?utm_content=buffer57736&utm_medium=social&utm_source=facebook.com&utm_campaign=buffer
Al di là delle convinzioni religiose (e con ovvio rispetto
per i non credenti) sono sempre stata fortemente legata alle tradizioni
natalizie, alle luminarie ed all'atmosfera di questo sacro momento, sebbene nel
corso del tempo questa infatuazione si sia dolorosamente attenuata a causa di lutti,
di problemi, di cupi pensieri che mai come quest'anno sembrano aver avvolto il mondo intero.
Eppure non posso fare a meno di pensare che qualcosa di veramente
magico si diffonda nell’aria come fosse un bacillo benefico e, alla fine, contagi
tutti compresi coloro i quali sostengono di esserne immuni e lo rifuggono armandosi di corone
d' aglio e croci benedette.
Per quel che mi riguarda posso affermare che sì, Babbo Natale
esiste, anche se, ahimè, si tratta di un essere ormai in via d’estinzione.
Individuarlo è più facile di ciò che si pensi. Lo intravedo
quotidianamente nei gesti gentili (sempre più rari) degli sconosciuti. Nelle mani della gente
di buona volontà che si tendono per aiutare il prossimo senza attendere nulla
in cambio. Nei sacrifici di un padre o di una madre di famiglia che, sebbene
fatichino ad arrivare a fine mese, non mancano di donare calore ed affetto ai
propri figli. Lo scorgo anche nell’arduo impegno di un volontario che al
freddo soccorre persone in difficoltà, ma anche animali sofferenti. In tutti
coloro che compiono il proprio mestiere (il più delle volte sottopagato) senza lagnarsi, a testa alta, con un
sorriso. E, a proposito di sorrisi, nelle espressioni di coloro che, nonostante
abbiano il cuore straziato dalla tristezza, continuano comunque a riporre
fiducia in questa umanità sempre più disumana ed a nutrire speranza per l’avvenire.
Sarebbe opportuno liberarci dagli stereotipi del consumismo
che non hanno fatto altro che ridurre questi giorni ad una corsa sfrenata alle luci più brillanti, al
regalo più costoso, al gioiello più appariscente, alla tavola più imbandita.
Semplicemente dovremmo tutti aprirci ad una nuova fioritura degli animi e,
anziché trincerarci nelle nostre posizioni di esseri onnipotenti e onniscienti, cercare di essere
empatici e comprendere gli altri.
Dite ai vostri figli (ai vostri nipoti, ai vostri allievi) che sì, Babbo Natale esiste ed in questa notte fatta di stelle porta doni e dolciumi e realizza i desideri degli spiriti buoni. Non permettete che lo scetticismo s'impadronisca dei loro cuori già da fanciulli. La trovo una cosa terribile! Una vita senza sogni è una vita spenta, inutile. L'umanità ha bisogno di credere in qualcosa, di sperare, di ritrovare un nuovo senso dell'esistenza. Fate in modo che i più piccini credano nella gentilezza, nell'amore, nell'amicizia ed in tutti i sentimenti sinceri. Non incattiviteli, non spegnete la loro innocenza con le vostre paturnie. Insegnategli ad apprezzare le differenze anziché costruire muri, insegnategli che la perfezione non esiste e che l'impegno paga. Un domani saranno degli adulti migliori.
Certamente sono un’inguaribile romantica. Eppure sono convinta che lo spirito natalizio aleggi in ciascuno di noi tutto l'anno. Semplicemente,
basterebbe riscoprirlo.
Auguro a voi e alle persone alle quali tenete di più (amici pelosetti compresi) uno splendido Natale. Che sia davvero un rifiorir d'anime! Non avete idea di quanto ce ne sia bisogno.
Ilina Sancineti
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