VIOLENZA SULLE DONNE: UNA PIAGA SOCIALE DILAGANTE
In linea di principio, non dovrebbe esistere una giornata dedicata a condannare la violenza sulle donne.
In una società civile che si professa
democratica, multiculturale, la violenza non dovrebbe essere affatto contemplata, non solo
sulle donne.
Eppure ogni giorno, come fossero le foglie d'autunno di Ungaretti, vittime innocenti cadono sotto l’implacabile
mannaia di giustizieri senza scrupoli e senza dignità.
Uomini che non sono uomini, ma esseri che molto si avvicinano a
certe bestie demoniache che incutono terrore soltanto a pronunciarne il nome.
Dal 1° Gennaio ad oggi, 24 Novembre 2022, le vittime di femminicidio in Italia sono ben 104. Un numero spropositato. Indecente. Un numero che fa paura.
"Ma chi la veste Vanessa Incontrada? Vabbè che è ingrassata ma può vestirsi più carina" (post rivolto alla showgirl Vanessa Incontrada) |
Perché una donna non può essere libera di vestire come le pare?
"L'acido te lo sei meritata!" (post rivolto a Gessica Notaro, sfregiata dall’acido lanciatole contro dal suo ex). |
Perché una donna deve essere controllata, umiliata, seviziata?
"Vai a fare porno se ti piace" (post rivolto alla cantante Arisa) |
Perché la donna deve essere vittima di apprezzamenti volgari sulla propria fisicità?
"Se l’è cercata!" (esclamazione della madre di Angela Dargenio alla notizia che il genero aveva ucciso sua figlia) |
Perché una donna deve rinunciare ai propri sogni e non può scegliere un nuovo compagno?
Ed ancora...
Perché la prima domanda che viene rivolta ad una donna durante un colloquio lavorativo è se è sposata, ha figli, o
intende averne?
Perché proprio sul posto di lavoro, a parità di attività
svolta, non corrisponde una pari retribuzione?
Perché la donna NO e l’uomo sempre SI?
Davanti ad una simile criticità sociale lo Stato ha il dovere di intervenire. Gli sproloqui politici, le promesse elettorali, le manifestazioni di piazza sono completamente inutili se non accompagnati da risoluzioni concrete.
Abbiamo bisogno di essere protette.
Tutelate.
Abbiamo bisogno di leggi certe e pene efficienti.
Adesso. Subito.
In un vortice di ingiustificata violenza che si abbatte su di noi come fosse una tempesta,
le donne necessitano solamente di una cosa: sicurezza!
AURORA
Ieri mattina
ti ho vista
guardare il cielo
dalla finestra.
Opera di Anna Nigro |
Nascondevi i segni,
non li facevi vedere mai a nessuno.
Talvolta, io lo so,
li negavi perfino a te stessa.
Non urli più.
Non piangi più.
Non sfuggi più.
Non ami più.
Questa notte era l’ultima:
tu lo sapevi, quando l’hai visto arrivare
e lo sentivi, quando ti colpiva più forte.
E ti sei arresa.
Sotto la tua finestra
stamattina
ci sono mille biglietti
ci sono cento rose bianche.
Commenti
Posta un commento