8 OTTOBRE 2022: ANCHE IL MUSEO "IL NIBBIO" OSPITA LA TRILOGIA IL CAMMINO DEGLI ELETTI


La serata dell’8 Ottobre svoltasi presso il Museo naturalistico Il Nibbio di Morano Calabro è stata piacevole e gratificante. Volevo ringraziare tutte le persone che sono intervenute, nonché il gentilissimo direttore Nicola Bloise che ha messo a disposizione la sala e si è occupato dei dettagli. I relatori, il critico letterario Mario Gaudio e l'avv. Iolanda Sannuti, hanno evidenziato le caratteristiche salienti dei tre testi connettendoli tra loro e formulandomi alcune interessanti domande. Particolarmente d'impatto è stata anche la lettura corale, grazie alla partecipazione di Marika Lucarelli e Sergio Rotondaro che, con le loro brillanti interpretazioni di alcuni dialoghi, hanno reso "vivi" due dei quattro protagonisti della saga. Di seguito, per chi ha piacere, sono disponibili alcuni scatti della manifestazione.

Tuttavia, è un po' che rimugino su alcune considerazioni negative (sia chiaro, non rivolte alla serata trascorsa nello specifico!) ed ora credo sia giunto il momento di non tacere oltre. 


Sto rendendomi conto che attrarre partecipanti in queste manifestazioni sul territorio calabrese diventa sempre più arduo e questo, se prima poteva essere imputato al terrore giustificato di contrarre il Coronavirus, nell’ultimo anno è invece da associare ad altri fattori, in primis di ordine sociologico.
Dagli ultimi dati Istat è emerso come la Calabria risulti il fanalino di coda d’Italia per quanto riguarda i libri letti pro capite.

Si tratta certamente di un dato allarmante se messo a confronto con quello delle regioni del settentrione che, inutile dirlo, sono sempre un passo avanti.

In origine credevo che "il problema" fosse legato al genere di cui mi occupo (ma vi assicuro non scrivo solo fantasy!), alla mia "mancanza di pedigree" (di certo, non sono un’autrice famosa!) o alla cattiva pianificazione delle attività. Invece, si tratta di qualcosa di molto più ampio e che non dipende affatto dalla sottoscritta. Circostanza che non mi consola affatto, anzi. 

La parola cultura qui al sud sembra quasi atterrire, non se ne comprende la bellezza, l’arricchimento che potrebbe garantire ai territori. Moltissimi cittadini sono disinteressati, non si informano, neppure sono curiosi e vivono in un perenne stato di lassismo, presi esclusivamente a coltivare il proprio orticello.

Per non parlare della politica, nella stragrande maggioranza dei casi (per fortuna ci sono delle eccezioni!), praticamente assente dai tessuti culturali se non negli unici ambiti in cui “ne può ricavare qualcosa”. Bisogna essere onesti e dire le cose esattamente come stanno.

Organizzare eventi in cui si propongono novità non è cosa da tutti e farlo completamente da soli è puro eroismo. Richiede impegno, costanza, sacrificio, spesso anche un investimento di natura economica. Si sottrae tempo a se stessi, alla propria famiglia, al proprio lavoro (visto che non si vive facendo lo scrittore a meno che non si entri negli ambienti d'élite).

Sebbene sia sempre più tentata di sospendere la mia personale attività letteraria in Calabria e rivolgermi a regioni più attente che potrebbero garantirmi, quanto meno, una gratificazione di carattere personale, continuerò ancora per qualche tempo. Questo fino a quando non avrò chiaro quanto ne valga davvero la pena. Il tempo è un prezioso alleato ed è troppo poco per investirlo in progetti che non danno frutti.


 Ilina

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