IL PORTALE OSCURO: ALTRO TESTO INTERESSANTE DELLA DEROMA
"Mai visto un caso tanto difficile da archiviare.
Domande scomode, stupide teste vuote che continuavano a non capire, avvoltoi a caccia d’informazioni per scrivere il pezzo migliore da sbattere in prima pagina.
Menzogne, solo menzogne".
Ritengo che determinati testi non siano per tutti.
Alcuni sono davvero per “stomaci forti” ma, nel caso della bravissima Tamara Deroma, questa affermazione non può essere altro che un complimento.
Ho avuto modo di leggere con estremo interesse il primo tomo della saga fantasy I Sette Demoni Reggenti dell’autrice torinese e, piacevolmente colpita, ho deciso di farmi trascinare dalle avventure dei testi successivi.
Cosa dire di questo secondo volume Il Portale Oscuro?
Tante cose in verità, ma proverò ad essere sintetica per non tediarvi.
La vicenda della giovane Eileen e delle sue amiche Judith e Lene riparte da dove si era conclusa: da una nuova vita per il trio delle meraviglie che tenta disperatamente di farsi largo nel presente e di lasciarsi alle spalle la terribile storia dei Sette Demoni Reggenti di cui Eileen fa parte suo malgrado.
Nelle sue vene, infatti, scorre il sangue del Demone della Lussuria.
Ad aiutarla in questo disperato tentativo di “depurazione dalla contaminazione demoniaca” l’ambiguo sacerdote Don Agostino che nasconde un passato inquietante e un presente ancora più enigmatico.
Il richiamo fraterno sarà tuttavia troppo forte e alla fine i Demoni Reggenti capeggiati da Rayiin e da Shell rispettivamente l’Accidia e l’Invidia, riusciranno a ritrovare e a ricongiungersi alla sorella perduta, convincendola una volta per tutte ad accettarsi per ciò che è in realtà:una figlia di Lucifero, un membro eccelso dell’Inferno, una dei Sette minacciata dalle faide che si consumano, internamente, nel mondo oscuro.
Sia Judith che Lene, le amiche di tutta una vita (quella mortale), decideranno di non separarsi da lei, complice non solo il forte legame esistente tra le tre, ma anche una macabra, irresistibile e palese attrazione tra Judith e Rayiin ed un'altra altrettanto macabra ma più occulta tra Lene e Uriel, il Demone reggente del Peccato dell'Avarizia.
L’autrice costruisce la visione onirica del suo testo servendosi di ambientazioni ombrose, scene cruente fatte di sangue, vittime, di suspense incalzante, ciò nonostante rimane sempre ancorata alla realtà aggiungendo al lavoro un pizzico di crime all’americana che, personalmente, ho trovato delizioso e strutturato in modo da risultare un perfetto collante tra il mondo puro del fantasy e la quotidianità.
Così, tra le vicende esistenziali di Eileen che non riesce a trattenere la sua vera natura e alla fine l’accetta perché Ajhyieenna fa parte di lei (esattamente come le membrane comparse sui suoi polsi a seguito della sua transizione) ed ama Shell più di se stessa, quelle di Judith mortalmente legata a Rayiin tanto da accettare per amor suo una nuova ed incredibile esistenza e quelle dell’insicura Lene che ha terrore del male ma ne viene irrimediabilmente attratta e corrotta, si innestano sullo sfondo quelle di due personaggi già in vista nel primo volume della saga: il Detective dell’FBI John Moore e il maresciallo dell’arma Tommaso Conti.
Entrambi a rischio della vita sperimenteranno la brutalità dei mille intrighi del male. Un male che, in verità, conserva nell'oblio della propria tenebra qualche sprazzo di luce.
Sia Conti che Moore non resteranno impassibili dinanzi a questa improbabile scoperta e non oseranno impedire la discesa agli inferi dei Demoni Reggenti come, al contrario, cercherà di fare con tutte le armi a sua disposizione il mistico (e per nulla buono) Don Agostino.
Al termine della lunga avventura l’americano e l’italiano permetteranno ai Sette di compiere la loro missione: quella di tornare a casa, al cospetto del loro unico Signore, Lucifero.
Ho trovato la tecnica di scrittura della Deroma portentosa: fluida, precisa, mai banale. Il lettore sarà costretto a rimanere ancorato alle pagine come se da esse dipendesse (figurativamente) la salvezza del mondo. Ed in un certo senso immagino sia proprio così avendo dato solo un’occhiata distratta alla sinossi del terzo volume, Il Salvatore, nel quale i servitori del Male dovranno difendersi da altri mortali nemici: i servitori del Bene.
Ma quella è un’altra storia di cui vi parlerò più avanti.
Se dovessi valutare numericamente Il Portale Oscuro non potrei andare, complessivamente, al di sotto del 10.
Lo consiglio agli amanti del dark fantasy, delle avventure romantiche fuori dalle righe e del poliziesco italiano dai canoni che nulla hanno a che fare con la tradizione.
Bene. Male. Sei pronto a schierarti?
PS: Vi ricordo l'appuntamento di giorno 8 Settembre h.19.00 presso il Comune di Saracena (CS). Parleremo de Il Cammino degli Eletti e vi svelerò interessanti dettagli sulla saga. Vi aspetto!
Ilina Sancineti
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