UN BELL'OMAGGIO ALLA CALABRIA : TU, LA MIA ITACA DI KATJA PISCIONERI


Buona domenica lettori!

Se siete alla ricerca di una storia d’amore vecchio stile consiglio di leggere Tu, la mia Itaca di Katja Piscioneri, un bel romanzo di riscatto e di crescita personale, realizzato col patrocinio del Comune di Scilla.
È la storia di Anna Carminati, giovane ginecologa bergamasca, la quale per sfuggire ad un matrimonio ormai naufragato e, soprattutto, al dolore di una terribile perdita, approda per gioco sulle sponde calabre della Costa Viola, precisamente nel piccolo e incantevole borgo marinaro di Scilla (Rc).

Nella splendida cornice scillese dove il cielo e il mare dello stretto di Messina quasi si fondono a divenire uno, la sfortunata Anna incontra Nicola De Luca (da tutti chiamato Nico) l’aitante e fiero proprietario dell’Itaca, il b&b in cui la protagonista si trova ad alloggiare.

Il rapporto tra i due, dapprima burrascoso e fatto per lo più di litigi e terribili incomprensioni per via dei loro caratteri diametralmente opposti, cresce poco alla volta fino a trasformarsi in una passione dirompente che regala a entrambi la serenità di un amore finalmente vero, puro e disinteressato.

Accanto a loro si muovono altri personaggi singolari:Francesco ed Emanuela (questi ultimi protagonisti di uno spin-off pubblicato dalla scrittrice Moira Gatta, Ti ho trovato nel silenzio), Michele, Don Pietro. Ognuno di loro fortemente legato a Nico da rapporti d’imperitura amicizia.

Una parentesi a parte merita la figura che più mi ha colpita, quella di nonna Stella: la nonna materna di Nico.
È un’attempata e belligerante signora (se qualcuno la fa arrabbiare è capace di percuoterlo con il proprio bastone!) che funge da guida non solo per suo nipote alla quale è devotissima, ma in qualche maniera per tutta la comunità scillese. Una donna calabrese di altri tempi, forte, verace (ho trovato gradevolissime i riferimenti al dialetto con note a margine che riportano le traduzioni) che attende solo che “Nico suo” possa trovare la pace del cuore e abbia la possibilità di costruire una famiglia che gli regali tutto l’amore che merita e che nel corso della vita non ha avuto.
Anna e Nico sono due personaggi ai margini.
La prima non fa altro che fuggire costantemente dai suoi problemi: è guardinga, spesso anche aggressiva, piena di incertezze, sfiduciata.
Il secondo ha alle spalle un matrimonio difficile con una donna più giovane e venale che non ha perduto occasioni per sfruttarlo anche economicamente.
Eppure la luce che Nico emana sarà capace di contagiare anche Anna e, finalmente, liberarla dalle ombre nere che hanno attanagliato la sua vita.

La scrittura della Piscioneri è delicata, vera, senza fronzoli, talvolta colloquiale, priva di incertezze: deliziose sono le descrizioni di Scilla e dintorni e delle bellezze paesaggistiche e antropologiche della Costa Viola.

Ho ritenuto questo testo un bellissimo omaggio alla Calabria affinché non si dica che questa terra sia solo covo di malaffare, mal costume e delinquenza.
Consiglio a tutti di dare uno sguardo a Tu, la mia Itaca (lo trovate su Amazon!).
Vi assicuro che non è un romanzo d’amore come tutti gli altri, ma possiede quel quid pluris in grado di lasciare nel lettore un insegnamento molto più profondo.

A presto.

Ilina Sancineti

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