PERCHÉ PUNTARE SU UN BLOG IN UN SISTEMA DI CONTINUI INTERSCAMBI SOCIAL?

Dopo aver attraversato l’infinita crisi pandemica ed essere stata costretta, mio malgrado, a rinunciare ai tanto amati incontri con i lettori, ho dovuto escogitare un modo per rimanere vicina a tutti stando, però, a distanza di sicurezza. 

Ho compreso quanto i mezzi tradizionali della nuova comunicazione (Facebook, Instagram, Twitter solo per citare i più noti ed utilizzati) non consentano di soddisfare in toto le mie esigenze di socialità poiché, fondamentalmente, non riescono a raggiungere coloro ai quali avrei piacere di trasmettere emozioni attraverso ciò che scrivo. Questo per un autore (o aspirante tale) equivale ad un impensabile supplizio.

Così, per far fronte a tale deficit è nato il progetto, forse ambizioso, sicuramente coraggioso, de Il Calamaio errante.  

Ognuno di noi ha bisogno di ricucire i rapporti interpersonali, di poter chiacchierare di cultura, di poter contare sulla speranza. Proviamo a ricostruire, a risollevarci. Tutti assieme, a piccoli passi. Io inizio da qui.



Sorridete di queste macerie,

da esse,

un domani,

gemmerà un’aurora di stelle. 



A proposito della speranza citata sopra, vorrei proporvi qui di seguito un estratto del lavoro Polveri della Quarantena-Rinascita di una Fenice, scritto a quattro mani con il giovane amico Battista Bruno, proprio nel periodo peggiore della storia contemporanea. 
Vi ricordo che il volume è disponibile per l'acquisto nella sezione  Info & Shop del blog!

 «Affrontare in piena solitudine qualcosa a cui eravamo del tutto impreparati, che molto somiglia ad una rivisitazione moderna dell’Apocalisse, che ci è piombata addosso senza alcun preavviso come fosse una meteora, è stata forse la prova di forza più dura che ci è stata propinata e dalla quale, bisogna ammetterlo, siamo tutti usciti un po’ ammaccati. Ammaccati sì, ma non sconfitti, anzi, decisamente più forti, forgiati nello spirito. Storicamente il genere umano ha necessità di affrontare queste sfide per rifondarsi, rinnovarsi, grazie ad un evento, ad una forza reazionaria che instilli nuova linfa vitale. Ed ora che la solitudine ha un po’ smesso di fare rumore, cerchiamo di non dimenticare il suo suono meraviglioso e, ogni tanto, consentiamogli di accarezzarci senza averne più alcuna paura».

 

Ilina Sancineti

 

 

 

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