MINA E LA PROFEZIA DI ISIDE. ALTRO RICONOSCIMENTO INATTESO!

Quest’oggi è decisamente una buona giornata: da qualche ora ho tra le mani questo bel volumetto.

Il mio racconto breve, Mina e la profezia di Iside, è stato scelto tra molteplici opere giunte da tutto il mondo ed inserito in questa prestigiosa raccolta.

                                    

Ho scelto di trattare in maniera decisamente particolare un tema fortemente dibattuto, capace talvolta di creare attrito persino tra i governi mondiali e sul quale si versano costantemente fiumi di inchiostro: la necessaria tutela di un ambiente sempre più depredato delle sue bellezze.

Spero con tutto il cuore di essere riuscita a concentrare in pochissime righe (cosa del tutto inusuale per la sottoscritta), i sentimenti che avrei voluto trasmettere ai lettori.

Concedetemi un enorme e commosso ringraziamento alla poetessa e scrittrice rumena, naturalizzata italiana, Gabriela Verban, che ha permesso a questo meraviglioso ed impegnativo progetto di scorgere la luce prima che lei, purtroppo, lasciasse troppo presto questo mondo.

Arrivederci Gabriela!

 

«Sono le specie che restano» anticipò i suoi pensieri Iside. Mina s’intristì quando notò che molte caselle erano fisse sullo zero: la tigre, il panda, la  foca monaca, una moltitudine di specie di insetti, di pesci, di piante. Ebbe uno shock non appena rintracciò quella della specie umana. Cinquecentomila. Cinquecentomila?


 Ilina Sancineti

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